Promuovere un’attività come la
nostra significa raccontare anche i luoghi in cui si incastona. La qualità di
un’offerta ricettiva plasmata sui valori e i sapori del nostro territorio, non
può infatti prescindere dai contesti geografico, storico e culturale di cui
essa inevitabilmente è espressione.
Campoli
Monte Taburno, piccolo centro in provincia di Benevento, sorge sulla costa sud
orientale del Taburno, massiccio celebrato già da Virgilio per la ricchezza dei
suoi pascoli e degli ulivi ivi coltivati. Situato
in mezzo ad ampie distese di vigneti ed oliveti, il paese, la cui origine
sembra sia da far risalire al 1711, affaccia sull’estremo limite della Valle
Vitulanese; un’area storicamente caratterizzata dalle dominazioni sannitiche e
romane e dal nomadismo delle popolazioni locali che purtroppo poche tracce
hanno lasciato alla memoria dei posteri.
Tracce di fede
La
storia di Campoli Monte Taburno è anche una storia di devozione e di uomini che
hanno saputo farsi esempio visibile della propria fede.
Passeggiando
lungo Corso Vittorio Emanuele, oltre alla suggestiva Piazza Ariella, è
possibile infatti ammirare l’antica chiesa dedicata a San Nicola da Bari,
risalente al XVII secolo, al cui interno è possibile ammirare pregevoli
sculture sacre. Una chiesa che dopo i lavori di ristrutturazione eseguiti a
seguito del terremoto del 1688, il Cardinale Vincenzo M. Orsini consacrò con il
suo altare il 4 novembre 1711. Un uomo di Chiesa l’Orsini che orientò la
propria azione pastorale per sconfiggere l’usura e per debellare la povertà.
Per
questo motivo in tutta la vasta arcidiocesi della Valle Vitulanese istituì
centotre Monti Frumentari. Tra questi, quello di Campoli, ubicato non a caso proprio
nella Chiesa di S. Nicola.